Per chi
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ha paura di abbandonare il lato tecnico – professionale della propria comunicazione e disperdersi in chiacchiere inutili
Robots o gattini? Non c’è alternativa?
Ovviamente sì, l’alternativa c’è ed è anche molto valida. A fronte di risposte automatiche generate dagli algoritmi e dai plugin in cui l’utente è solo un numero o un contatto generico, sono sempre di più i brand che investono in relazioni umane perché (finalmente) si sono resi conto che è “la via”.
Non più più B2B o B2C ma H2H
No, non sto impazzendo, né preparando la formula chimica delle perfezione, ma semplicemente – e se lo dice Kotler c’è da crederci – puntando l’attenzione su un cambiamento epocale nella funzione del marketing, anche online. Se prima c’era una distinzione per quanto riguarda la destinazione della comunicazione (se orientata ad un’altra azienda o al cliente finale), adesso – con le dovute eccezioni e attenzioni – il linguaggio universale è quello dell‘umanità. Anche nel caso di business più “tecnici” e seriosi.
Ormai è palese che le persone ricerchino, anche sui social e sul web in generale, l’appagamento al bisogno d’interagire, di creare relazioni. In poche parole di potersi fidare. Di fidarsi della professionalità, della trasparenza e dei valori di cui il brand si erge a portavoce.
Come si fa?
#1 Evitare come la peste le risposte standard e quelle automatiche
Nessuno vuole sentirsi aiutare da un robots. Chi scrive ha bisogno d‘informazioni e rassicurazioni e non certo di essere trattato da numero qualunque. Il customer care online deve diventare parte integrante della strategia comunicativa.
#2 Rendere il proprio brand accattivante e coinvolgente
Un’ottima risorsa è costituita proprio dal tuo team. Coinvolgi i tuoi collaboratori nei progetti sui social, responsabilizzali sulla propria immagine e su quella del brand e fa si che diventino i tuoi portavoce d’eccellenza.
#3 Concentrati sugli obiettivi e non sulle vendite
No all‘autoreferenzialità, Sui social si fa informazione (di core business e del settore), si aiuta, si gestiscono le crisi di clienti insoddisfatti e gli epic fail di scivoloni strategici. Mai e poi mai si tessono lodi sperticate di se stessi.
#4 La poetica del grazie
L’educazione non è passata di moda. Sembra scontato, ma la gentilezza è un valore fondamentale nella comunicazione. Non dimenticare mai di ringraziare per un feedback (bello o brutto che sia, per te è un’informazione importante), per un commento, per una foto postata o per il contributo a una discussione. Chiunque dedichi una parte del suo tempo per te, ti offre un dono prezioso.
#5 Il blog aziendale
Un luogo dove poter fornire tutte quelle informazioni, contributi, discussioni – con il giusto tone of voice – che sul sito non troverebbero spazio. Se vuoi saperne di più, non hai che ricercare tutto ciò di cui hai bisogno nella nostra categoria “blog”.
Umanizzare, non significa “scadere” nella banalità e nei contenuti sciatti, ma semplicemente considerare chi si trova al di là dello schermo per quello che è: una persona. Per essere efficaci bisogna imparare a comunicare con i bisogni e i desideri delle persone e crearsi una credibilità solida.