Per chi
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scrivi, scrivi, ma i risultati non arrivano
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scrivi, scrivi e i risultati arrivano pure, ma l’errore è sempre dietro l’angolo
Errare è umano, ma non errare è meglio
Se scrivere non è solo la tua più grande passione, ma hai la fortuna di farlo anche per lavoro, sicuramente ti sarai imbattuto in diversi post che ti mettono in allerta su quelli che sono gli errori più comuni per chi svolge questa professione.
E come sempre avviene, l’errore è più probabile negli esperti, perché si sa, la confidenza del mestiere a volte fa sottovalutare il rischio. Per fortuna non ci sono infortuni sul lavoro che mettano a repentaglio la vita, ma la brand reputation è delicata e basta poco per rovinare il lavoro di anni.
#1 Le frasi fatte
Ognuno di noi ha le proprie espressioni preferite, le proprie metafore comfort e dei concetti che tende a ripetere all’infinito. Magari ha riscontrato che la tale battuta è piaciuta e così la infila in ogni dove a scapito dei lettori più fedeli che ormai hanno la nausea compulsiva. Frasi come “miglior rapporto qualità – prezzo”, “facciamo innovazione”, “outifit del giorno per essere eleganti spendendo poco”, “La tradizione e l’innovazione in cucina” hanno reso la blogosfera satura e asfittica. Scriviamo? Impariamo ad usare la fantasia (e anche dei sinonimi).
#2 Il copia incolla degli argomenti di tendenza
Il primo post è originale, il secondo magari offre una prospettiva diversa, il terzo raffronta le diverse posizioni. Il resto è noia. A meno che tu non sia così bravo da offrire una lettura nuova e da una nuova prospettiva. Un esempio? Al 20esimo articolo che parlava del nuovo film d’animazione Pixar Inside Out ho seriamente rimpianto di essere andata a vederlo al cinema coi miei figli.
#3 Il copia incolla degli articoli altrui
La tristezza. Non c’è molto da aggiungere. Oltre ad essere perseguibile per legge, essendo soggetto al diritto d’autore, il post altrui non si tocca. Dovrebbe essere inserito tra i comandamenti del blogging. Non solo è eticamente scorretto nei confronti dell’autore, meschino nei confronti di chi legge, ma anche sciocco, dal momento che Google bastona i contenuti replicati.
#4 Usare immagini soggette a copyright
Vale quanto sopra. Non si possono usare le immagini che si trovano su google immagini perché molte sono protette dal diritto d’autore. Ci sono molti siti che mettono a disposizioni stock d’immagini libere. E per i più creativi – ma non troppo c’è Canva, che è davvero un ottimo strumento.
#5 Padroneggiare la lingua in cui si scrive
Sì, lo so. Ne ho già scritto qui. Ma proprio non riesco a metabolizzare l’esistenza di chi si propone come web writer e copy writer e poi scive “pò”, “dò” “qual’è”. Se si vuol fare della scrittura la propria professione, mi pare il minimo padroneggiarla egregiamente dal punto di vista grammaticale, sintattico e anche stilistico.
Ecco. Ora che vi siete beccati questa spataffiata di rimproveri amorevoli, direi che posso festeggiare il vostro futuro successo con un bel caffè.
Che l’ho già chiuso un post parlando di caffè? Ops.