Per chi
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ha già aperto un account instagram, ma sta usando gli hashtag senza una logica, né un metodo
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ha intuito che l’utilizzo degli hashtag su instragram è molto diverso dall’utilizzo sugli altri canali social
Giusto per ricordarvi: una raccolta fotografica per ogni singolo utente (nessuna differenza di struttura per ora tra profili personali o aziendali) che nasce per l’utilizzo con i device mobile, quindi una piattaforma che si presta moltissimo alle fotografie “native”. Le foto “promozionali” con link alla pagina di provenienza (volendo anche alla pagina dell’ecommerce) stanno su pinterest.
Perché gli hashtag?
Gli hashtag sono alla base delle ricerche su Instagram (diverso dall’utilizzo su Pinterest e diverso ancora dall’utilizzo su Twitter). Gli hashtag, anche i più abusati e noiosi, portano un risultato su Instagram in termini di ♥, commenti e tag verso altri utenti (possiamo anche mettere in discussione la “qualità” di questo approccio, ma se un primo obiettivo è puramente numerico, gli hashtag portano numeri!)
Quanti hashtag?
Quanti bastano. Instagram vi permette di usare fino a 30 hashtag (oltre il post non viene pubblicato). Se ne bastano 8, non mettetene di più. Se ne servono 17, metteteli pure. Difficilmente ne possono servire davvero 30.
Quali hashtag?
Un’ottima regola è mischiare hashtag comuni (#instapic #igers #fashion #socialmedia #foodporn) con hashtag vostri “unici”. Gli hashtag comuni vi permettono di andare in cima alla classifica specifica anche se solo per qualche nanosecondo, mentre l’utilizzo ripetuto di hashtag vostri unici può avere il vantaggio di creare un seguito di nicchia veramente targettizzato.
Occhio ai siti che vi forniscono blocchi di hashtag divisi per settore (food, moda, auto, mobili, lifestyle, sport ecc.). La fantastica operazione copia/incolla riesce quasi a tutti (“quasi” è una lunga storia che un giorno vi racconterò) e probabilmente vi mettete in concorrenza per la visibilità di un nano-secondo con i vostri concorrenti diretti. Evitate. Siate originali. Potrebbe anche essere utile creare una sorta di lista offline per uso interno aziendale, dove fate una raccolta di ai vostri prodotti e servizi, misti tra comuni e unici ed ovviamente aggiornata continuamente.
Altri tip?
- Caratteri speciali come $, *, % ecc non vengono riconosciuti negli hashtag. Evitate.
- Evitate stringhe lunghe di hashtag senza nemmeno un testo breve prima (preferibilmente con una call-to-action, ovvero un invito ad intraprendere un’azione) interessante/pertinente/esplicativo/emotivo.
- Potete aggiungere hashtag sia a immagini che a video, quindi fatelo!
- Occhio alla lingua: per i mercati nazionali ed internazionali nulla vieta l’utilizzo di hashtag con traduzioni, ad esempio #Firenze #Florence #Florenz #Florencia
Ricercando materiale per quest’articolo ho scoperto tante informazioni interessanti per l’uso aziendale di Instagram, quindi ho già in mente il prossimo post. Stay tuned!