No! Ma la risposta era ovvia e ve l’aspettavate.
Ogni social media ha i suoi obiettivi, il suo linguaggio, il suo target e il suo senso di esistere. Se vogliamo sfruttare al massimo le potenzialità di ogni social vediamo di capirli uno per uno.
Facebook: la maggior parte degli utenti è presente su questo social media che offre quindi un bacino ampio di pubblico. È molto utile per aziende di tutti i settori perchè quello che viene postato ha una grande eco di risonanza. La pagina aziendale ci permette di comunicare le varie attività aziendali e ottenere il coinvolgimento degli altri utenti.
Twitter: per il tipo di linguaggio che utilizza, messaggi brevi e in tempo reale, è molto efficace per comunicare azioni commerciali e soprattutto per costumer care. Il reclamo del cliente o la richiesta d’informazioni è diretta, in tempo reale e ci permette un’azione tempestiva.
Google+: in continua espansione, è ancora poco conosciuto ed utilizzato dalle aziende. Essendo un fiore all’occhiello di google, è molto apprezzato il suo utilizzo a livello di SEO, quindi vale la pena utilizzarlo, anche se ci vuole un po’ di tempo per comprendere appieno tutte le sue funzionalità.
LinkedIn: il social professionale per eccellenza. Una realtà virtuale sulla quale esiste un reale scambio tra domanda e offerta di lavoro. Non è molto friendship oriented e limita la visualizzazione dei profili ai rapporti di terzo grado. Ciò significa che per aggiungere un contatto alla nostra rete professionale dobbiamo avere in comune con quel determinato utente almeno un nostro contatto, un gruppo o almeno conoscere la sua email. A livello aziendale è possibile creare una pagina che illustri la nostra azienda, pertanto è opportuno che anche i nostri dipendenti abbiano un profilo su linkedin.
Pinterest: è abbastanza recente. È decisamente immage-oriented il che implica che è l’immagine a veicolare la comunicazione. Ai fini aziendali è utile “pinnare” immagini aziendali alternandole con altre con contenuti più soft sulla nostra board. Da non trascurare il commento da inserire su ogni immagine, anche i contenuti di testo hanno la loro importanza.
Instagram: è un’integrazione perfetta tra social e mobile ed è largamente impiegato dalle aziende, soprattutto nel settore abbigliamento, per realizzare delle coinvolgenti story-telling, ovvero delle storie che parlino dei nostri prodotti e del nostro brand. Ogni foto può essere arricchita con hashtag ed effetti speciali, abbinando il life style associato al brand.
Youtube: rappresenta un ottimo mix tra video ed engagement. Ci viene offerta la possibilità di aprire un canale dove caricare i video realizzati da noi. Non importa l’eccellenza, vanno benissimo i video realizzati con gli smartphone.