Per chi
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spasima dalla voglia di leggere la nostra rubrica di #epicfail
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è sopravvissuto indenne al Natale, ma non resisterà a questo video
Il video amatoriale – fare buon visual a cattivo video (ma anche no)
Molte volte vi abbiamo incitato a produrre contenuti visual per i vostri social. In più di un’occasione vi abbiamo consigliato di armarvi di smartphone e creare foto, immagini e brevi video che parlassero di voi, dei valori della vostra azienda – che mostrassero il vostro lato umano al di là del prodotto.
Tutto vero.
Però.
Però a tutto c’è un limite. E questo video ne è l’emblema
https://www.facebook.com/video.php?v=610555949073874&fref=nf
Ora. Cosa può spingere un’azienda a creare un video del genere? I motivi sono sostanzialmente due:
#1 Odi i tuoi dipendenti, detesti la tua azienda e vuoi vendicarti contro l’umanità facendo soffrire chi guarda il video. Sei spinto dalla voglia di convincere i tuoi potenziali clienti a non comprare mai da te e a scappare a 10 km di distanza dal tuo negozio
#2 Sei un ganzo e pomposo SocialMediaCoso che ha deciso volutamente di creare un video orripilante. Talmente agghiacciante che diventerà virale. Sei di quelli che “basta che se ne parli“.
I nostri consigli
Se appartieni al caso #1 – rivolgiti ad un SocialMediaCoso che gestisca meglio la tua presenza online (“il cugino di tua moglie che sa usare internet” non ha fatto un gran lavoro – com’era prevedibile).
Se appartieni al caso #2 – sappi che il “basta che se ne parli” non è una grande strategia comunicativa. Anche dei cornuti si parla molto, ma nessuno ambisce a diventarlo, o no? Sui social vale la stessa regola. Tu vuoi che i tuoi clienti si ricordino di te nel bene, ti considerino un brand con dei valori e dei prodotti validi.
Ora che vi ho fatto sentire male, tornate pure a postare i vostri video. Sono sicura che farete un ottimo lavoro.
