Per chi
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si sta chiedendo come impostare al meglio la propria strategia aziendale sui social media
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sta usando i social, ma non si è mai posto il problema della pianificazione delle attività
Una volta compresi i meccanismi che regolano la condivisione dei contenuti sulle varie piattaforme social, c’è spesso la tendenza a scegliere cosa pubblicare “sul momento”. Questo spesso avviene per pigrizia (pianificare richiede tempo e voglia), ma a volte c’è anche la sensazione che pianificando si perdano delle occasioni, ovvero non si presti l’occhio a quello che avviene “in tempo reale”.
In realtà la pianificazione è un elemento essenziale della strategia di marketing (lo è sempre, ma in particolar modo quando abbiamo a che fare con un team di lavoro) e non dovrebbe mai essere trascurata.
Con “pianificazione” intendo che periodicamente (ad esempio mensilmente) il team che si occupa della presenza online dell’azienda si riunisce e, nell’ambito di una strategia aziendale chiara e definita, scrive, su un supporto cartaceo o (meglio) elettronico, chi fa cosa per quando.
I vantaggi di una buona pianificazione sono molti.
Distribuzione chiara dei compiti
Indicare cosa deve essere fatto in dettaglio e assegnare a ciascuna attività un responsabile e una scadenza, elimina tutte le possibili incomprensioni. Frasi come “ma non dovevi farlo tu?” non saranno più ammissibili!
Possibilità di programmarsi
Se ho un piano di lavoro, posso anche gestirlo. Se so che nel prossimo mese dovrò fare 40 post e scrivere 10 articoli e so le date in cui questi devono uscire, posso organizzarmi. Questo significa che posso portarmi avanti col lavoro senza il rischio di ritrovarmi con l’acqua alla gola, ma anche che posso impostare una serie di promemoria per essere sicuro di non “scordarmi” niente.
Inoltre, ho la possibilità di accorgermi per tempo se mi sono preso un compito troppo impegnativo o difficile da portare a termine nei tempi previsti e ho la possibilità di gestirlo.
Chiarezza sugli obiettivi
Pianificare per tempo aiuta ad essere chiari sugli obiettivi. La discussione nella fase di pianificazione fa sì che se ci sono delle incongruenze queste vengano risolte subito, senza che ci si trovi a doverle fronteggiare a posteriori, dopo che magari sono state prese strade diverse dai diversi membri del team.
In questo modo inoltre ciascuno si sente più partecipe e protagonista della strategia aziendale.
Ragionevole certezza che le cose saranno fatte
Quando si sa chi deve fare cosa per quando ed è tutto messo nero su bianco, è più difficile sottrarsi al proprio compito e giocare a nascondino. Se una cosa non viene fatta qualcuno ne dovrà rispondere non solo al responsabile, ma a tutto il team.
Responsabilizzazione del team
Sapere che devo fare una certa cosa e vedere un documento dove viene riportato il mio nome accanto all’attività da svolgere è un onere, ma anche un onore. Avere chiaro che c’è una strategia dietro a quello che viene fatto e che il mio lavoro è fondamentale affinché vada a buon fine è motivante.
Tutto questo non significa che se capita un’occasione non dobbiamo coglierla. Un piano può essere modificato in corsa e anzi un buon piano DEVE prevedere la possibilità di modifiche in corsa e soprattutto una procedura su come gestirle.
Voi utilizzate un piano di lavoro? Se no, perché? Se sì, come vi trovate?