Per chi
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si è buttato dentro il mondo 2.0 al 100%, dimenticandosi del mondo stile anni 80
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non sta ottenendo grandi risultati dagli sforzi sui social e non capisce perché
C’era una volta …
- il biglietto da visita aziendale
- il depliant
- il catalogo
- la brochure
- il campionario
- l’adesivo da mettere in vetrina
- gli spot radio e tv locali
- la pubblicità sulla stampa locale
Poi nacquero le tecnologie “nuove” (negli anni 90!)
- internet
- siti aziendali
Per poi arrivare ai mezzi veramente 2.0
- canali social
- forum
- chat
- app
- portali
- blog
- piattaforme di recensioni
E oggi?
Oggi abbiamo:
L’azienda storica
Ancora guidata dalla vecchia generazione, ancora ben convinta dei mezzi anni 80, che guarda le nuove tecnologie con terrore e incomprensione.
L’azienda start-up nuova di zecca
Guidata da nativi digitali che possono anche non accorgersi che almeno un parte del loro target non è social 2.0 parlante.
L’azienda in fase di passaggio generazionale
Dove i vecchi stili e mezzi fanno a cazzotti con i nuovi stili e mezzi, con una conseguente gran confusione.
Troppa semplificazione?
E certo! Semplificato e drammatizzato (sennò, che post era?). Ma in fondo con un tocco di saggezza e verità,
NON ignorare i mezzi 2.0
NON abbandonare i mezzi tradizionali per i mezzi 2.0
Le regole d’oro
- valutate bene il vostro target per decidere con quali mezzi potete arrivare A LORO, non preferendo i mezzi con cui siete più a vostro agio
- sviluppate entrambe le tipologie di comunicazione (online e offline) per avere coerenza e continuità tra (grafica, logo, font, stili)
- trovate un punto di incontro tra i due mondi, adatto al vostro settore e al vostro target, nel quale si rispecchino, si completino, si rafforzino, si aiutino…
E son curiosa!
Secondo me le aziende tutt’oggi non pensano al piano di comunicazione quanto ai singoli strumenti di comunicazione isolati e a sé stanti. Ditemi se sbaglio …